Chi soffre di disturbi alimentari non riconosce i segnali di fame o di sazietà (che ognuno di noi riscontra durante la giornata) oppure non li ascolta. I motivi che spingono queste persone a mangiare sono diversi: stress, noia, tristezza…. Il cibo diventa così un mezzo per trasmettere un disagio emotivo.
Esiste una serie di fattori che combinati tra loro originano un disturbo alimentare; infatti la presenza di un solo fattore a rischio non rappresenta la causa della malattia ma aumenta la probabilità di ammalarsi. Elenchiamo i fattori:
1. idealizzazione della magrezza (basta pensare al messaggio che molti programmi televisivi trasmettono e che soprattutto i bambini e gli adolescenti assumono come linee guida)
2. pregiudizio nei confronti di chi è in grande sovrappeso
3. attenzione eccessiva all’apparire
4. enorme disponibilità di cibo
Inizialmente i disturbi alimentari si presentano come
difficoltà alimentare ma diventano patologia quando sono presenti alcuni
fattori:
1.
distorsione dell’immagine corporea e della
valutazione del peso2. preoccupazione patologia riguardo al peso e alla forma fisica
3. Conflittualità con il cibo
4. Bassa autostima
Ma quali sono i disturbi alimentari?
I disturbi del comportamento alimentare sono: anoressia,
bulimia, B.E.D.
● Anoressia Nervosa (AN): rifiuto del cibo ed elevata paura di
ingrassare. E’ caratterizzata dalla restrizione alimentare fino al digiuno con
rilevante perdita di peso. E’ contraddistinta
dal comportamento iperattivo e nelle donne dalla scomparsa del ciclo mestruale.
● Bulimia Nervosa: ingestione di una quantità spropositata di
cibo (abbuffata) in poco tempo accompagnata dall’utilizzo di diversi metodi per
riuscire a non metabolizzarlo e quindi a ingrassare ( vomito autoindotto, uso
di lassativi e diuretici).
● Disturbo da abbuffata compulsiva (B.E.D) : ingestione di una quantità
spropositata di cibo (abbuffata) per calmare le ansie. E’ caratterizzata da un
eccesso di grasso corporeo per un regime alimentare scorretto.
Non è semplice individuarli, soprattutto nelle fasi iniziali.
Si presentano con diversi livelli di gravità. E’ possibile però riscontrare
alcune alterazioni nei comportamenti, quali abuso di farmaci che si pensa siano utili per il controllo del peso, lamentarsi
del freddo e vestirsi esageratamente, il conteggio ossessivo delle calorie
assunte, mangiare monotonamente sempre gli stessi alimenti, alzarsi da tavola
subito dopo aver mangiato per andare in bagno e molti altri che dovrebbero
farci riflettere su ciò che realmente sta accadendo.
I disturbi del comportamento alimentare
nascono come patologia psichiatrica e
comportano gravi conseguenze che richiedono spesso interventi medici e
presentano una mortalità elevata. Vi lascio il video della presentazione del libro “Crysalide, un bruco rinascerà farfalla” di “Valentina Ugolini” (qui il blog dell’autrice)
che tratta di due di questi
disturbi: anoressia e bulimia… buona visione.
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